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I primi trent’anni di regionalismo in Calabria
(Vincenzo Falcone)
La prima legislatura(1970/1975): l’avvio del regionalismo e la nascita della nuova classe politica
1.1 La Giunta Guarasci (1970/1974)1/I
I risultati delle elezioni regionali del 7 e 8 giugno 1970 segnano l’avvio del regionalismo e portano alla costituzione dei primi con- sigli nelle regioni a statuto ordinario.
Per quanto riguarda la Calabria, sui 40 seggi previsti, 17 ven- gono assegnati alla Democrazia Cristiana (con il 39,8% dei voti ottenuti), 10 al Partito Comunista Italiano (con il 23,2% dei voti) e 8 al Partito Socialista (con il 14,1% dei voti); gli altri 7 seggi vengono assegnati al MSI (2 seggi), al PSU (2 seggi), al PRI (1 seggio), al PSIUP (1 seggio) al PLI (1 seggio) 2....
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La “Ricostruzione” e il “Piano Marshall” nel dualismo Nord/Sud in Italia
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Anche se i quasi cento anni che vanno dall’Unità d’Italia alla Ricostruzione sono stati meno cruenti e sanguinari rispetto alle epoche precedenti, certamente alle regioni del Mezzogiorno non è stato consentito di attivare quegli strumenti necessari per avviare un proprio processo di crescita indipendente ed auto propulsivo.
Infatti, l’atteggiamento della classe dirigente politica ed economica del periodo post-bellico, nel contesto delle prospettive di sviluppo dell’intero Mezzogiorno (e della Calabria in particolare) si è rivelato sempre poco sensibile, rispetto ai reali bisogni dei territori e delle popolazioni locali.
Così avvenne subito dopo l’Unità d’Italia (si diceva: “ci prendiamo i territori meridionali e poi troveremo la soluzione per risolvere i loro problemi”), così avvenne con l’avvento della Repubblica (“ci prendiamo i soldi messi a disposizione dagli Stati Uniti, li destiniamo al Nord e poi decideremo che fare del Mezzogiorno”). |
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CALABRIA - LA VELOCITA' IMMOBILE
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Il volume ha centrato il bersaglio nella individuazione dei mali vecchi e nuovi che caratterizzano la società ed il territorio della Calabria. La costante storica del processo predatorio ai danni di questa regione è senza soluzioni di continuità. I colonizzatori, gli invasori, gli usurpatori e la nuova classe dirigente hanno ostacolato il processo di crescita di questa regione, da un lato, per mantenere inalterati i loro privilegi e, dall’altro, al fine di gestire il potere acquisito per il loro esclusivo interesse. |
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Calabria L’ndustrializzazione senza volto (L’inganno e la Beffa)
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“L’industrializzazione senza volto” della Calabria negli anni ’70 non solo è stata una “beffa” per il popolo calabrese, ma una grande occasione per politici, imprenditori e mafiosi, che si arricchirono a spese dello Stato. Vincenzo Falcone mette in luce le cause e le conseguenze, tutt’oggi visibili, del mancato rilancio industriale della regione, partendo dall’approvazione del Pacchetto Colombo fino al completo collasso di tutti i progetti che hanno indebolito ancora di più la Calabria, anche rispetto al resto del Mezzogiorno. Il fallimento di cinquant’anni di politica industriale che, non sostenendo le aziende medio/ grandi già esistenti, ha portato all’avvelenamento e al degrado del territorio con l’insediamento di impianti industriali molto spesso incompiuti, ma essenzialmente nocivi e pericolosi. |
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